Alimentazione e stile di vita nel Medioevo

di Giuseppe Fatati, Francesco Fagnani, Nicoletta Proietti 
Per conservare il passato bisogna conoscerlo e avere l'ardire di provare a viaggiare nel tempo, così facendo abbiamo scoperto che il Medioevo non è quel periodo buio caratterizzato da guerre, fame e carestie abitualmente descritto. Ciò si può dire solo dei secoli XIV e XV, i due secoli finali, che in fondo ne hanno determinato l'immagine. Le carestie di questo periodo hanno fatto ipotizzare un Medioevo molto più affamato di quanto non fu in realtà. Siamo in sintonia con quanti affermano che all'inizio si sono fronteggiate due differenti culture alimentari: quella mediterranea basata sulla triade grano-olio-vino integrata con latticini e formaggio e quella celtica basata su caccia, pesca, allevamento brado, ortaggi e birra. I due modelli non potevano non incontrarsi, integrarsi gradualmente e dare vita a un modello alimentare misto. In questo periodo alimentazione e dietetica, prevenzione e cura, etica ed estetica si fondono e si confondono. Una menzione speciale va riservata alla mandorla che è bella e bianca e in un sistema gastronomico in cui l'estetica e il simbolismo dei colori occupano un posto preminente, questo frutto secco non poteva non essere consacrato. I cuochi e gli scalchi di quel periodo avevano capito che l'occhio gode non solo dei colori ma anche dei comportamenti dei commensali che diventavano elemento portante dei banchetti medioevali.

Cucina e Tradizione in terra d'Abruzzo

di Giuseppe Fatati, Francesco Fagnani, Nicoletta Proietti 
"È con autentico entusiasmo che presento quest'opera che Giuseppe Fatati, Nicoletta Proietti e Francesco Fagnani hanno realizzato, ringraziandoli di avermi voluto coinvolgere. Certo, la profonda amicizia che ci unisce non ha intaccato l'obiettività nel riconoscere in questa fatica letteraria elementi attentamente concepiti per comporre una sorta di viaggio ideale nella mia regione. Un racconto introduttivo dai toni a volte fiabeschi, seguito da un'attenta carrellata delle ricchezze enogastronomiche condita, è il caso di dire, da tante puntuali annotazioni scientifiche e curiosità, e infine, a chiudere, il tema del cammino, fonte di ricchezza materiale e spirituale. Amo profondamente la mia regione, il mio territorio, la mia città, così come mi riconosco ancor più nel concetto di rete, di collaborazione e di unione. Da questo testo emergono fortemente questi aspetti: ecco l'Abruzzo con la sua gente, la sua montagna, i suoi fiumi, i laghi, il suo mare. Ecco la sua tipicità culinaria, con la sua cultura viva e la sua tradizione variopinta e dai mille sapori. Emerge la figura di Pietro da Morrone, Papa Celestino V, che ha unito tante regioni oltre l'Abruzzo, lasciando al mondo, con la "Bolla del Perdono", un messaggio ecumenico di fratellanza e unione." (Luisa Taglieri)

Nutrizione, Società e Arte

di Giuseppe Fatati
"Questo testo ci aiuta, nella liquidità perenne in cui viviamo, ad ancorarci a valori di riferimento solidi e sempre validi, come le immagini riportate che hanno sfidato il tempo e sono arrivate fino a noi inalterate nella loro bellezza ideale, o come un modello alimentare capace di donarci salute e bellezza. Al termine del libro non sappiamo se abbiamo letto un testo di Arte, di Letteratura, di Medicina, sappiamo però di avere acquisito una nuova visione del mondo e un nuovo modo di osservare l'Arte che, come sosteneva Aristotele, non è fatta solo per fare cultura ma per fare l'uomo. Soprattutto, terminato il libro, ci dispiace chiuderlo; alcuni libri hanno questa magia: si vorrebbe che non finissero mai... Il libro di G. Fatati è uno di questi..." 
(Dalla prefazione di Maria Rita Rossi)

La Normalità degli Eroi

di Pierluigi Gargiulo
"La normalità degli eroi" è un romanzo scientifico che esce dalle consuetudini, attraendo sia per la composizione narrativa a mosaico sia per il ritmo serrato del racconto. Vaglia di volta in volta le diverse realtà umane delle vicende di Achille, Ulisse ed Enea, filtrandole costantemente alla luce della contemporaneità e dell'universalità di tutti gli esseri umani. Presi in prestito dal Mito, gli Eroi accostano Scienza e Sentimento. "Rivisitati" negli amori e nella guerra, nelle sfide sui mari e nei duelli, negli addestramenti fisici e nell'alimentazione, appaiono a noi più vicini nel momento in cui, ponendosi complesse domande, sollecitano inesaudibili risposte.